La storia
Lo abbiamo detto, sentito, scritto, letto… “sono i più giovani a pagare
lo scotto più alto della pandemia” con la chiusura delle scuole e un percorso di crescita che è stato e forse sarà ancora interrotto. “Andrà tutto bene” avevamo assicurato, ma così non è stato.
Soprattutto in territori difficili come i Quartieri Spagnoli di Napoli, la Didattica a distanza non ha funzionato: vuoi per la mancanza di tecnologie e connessione adeguate, vuoi per la carenza di spazi in cui potersi concentrare o di contesti familiari sfavorevoli…
La DAD si è presto dimostrata come uno strumento ineguale, una
soluzione “per molti ma non per tutti”.
Nei Quartieri Spagnoli vive in condizioni di povertà materiale e educativa il 10% dei bambini di tutta Napoli. In quest’area ad alta fragilità sociale, dove si registrano i più alti tassi di dispersione e abbandono scolastico (e di disoccupazione, inoccupazione, illegalità e criminalità) la sospensione della normalità scolastica ha un peso sociale ancor più drammatico, un peso che mette a rischio un’intera generazione.
I nostri insegnanti, durante la pandemia, per non interrompere la scuola hanno sperimentato la Didattica al balcone e portato i bambini a fare lezione nei vicoli, nei cortili, nelle piazze della città e sui tetti dei palazzi dei Quartieri Spagnoli. Soluzione seguita con entusiasmo dai nostri bambini e dall’opinione pubblica.
Così, per non interrompere il diritto all’educazione, vorremmo mettere a disposizione dei bambini e degli insegnanti due nuovi strumenti educativi, che permettano anche in fasi di emergenza sanitaria di poter seguire ogni giorno le lezioni scolastiche e restare in contatto con la scuola.
Come utilizzeremo i fondi raccolti
Vorremmo realizzare, per tutti i bambini dei Quartieri Spagnoli di Napoli, una web-radio-scuola, un nuovo strumento educativo per non sospendere più la scuola durante i lockdown e i periodi più difficili della pandemia. Vorremmo anche promuovere la lettura, per i bambini che non possono uscire di casa durante le fasi di emergenza sanitaria.
WEB-RADIO-SCUOLA
Vorremmo dare vita alla
prima Web-Radio-Scuola la cui programmazione sia animata esclusivamente con lezioni scolastiche in
podcast e in diretta: lezioni, letture e
conversazioni dedicate ai bambini, alle diverse età e gradi di didattica.
Trasmetterà per 5 giorni alla settimana e in replica nelle giornate di sabato e
domenica, in orario scolastico e nel pomeriggio.
I conduttori saranno
insegnanti ed educatori esperti di scuola attiva.
A differenza della DAD (Didattica
A Distanza), la Web-Radio-Scuola si rivolge non solo ai bambini di una classe, ma a tutti i
bambini che si mettano in ascolto. Allestiremo una stanza
insonorizzata con connessione internet, acquisteremo un pc, un pc player, un pc
recorder per registrare le trasmissioni radio, un hard disk per immagazzinare
tutte le trasmissioni registrate, un mixer audio, microfoni, attrezzature
tecniche.
Affideremo tutto agli insegnanti delle nostre scuole dell’infanzia,
primaria e secondaria di primo grado, per lezioni in diretta e registrate sulle
materie e le attività da garantire ai bambini quando la scuola non potrà essere
frequentata. Faremo avere tablet per l’ascolto alle famiglie in maggiore difficoltà
economica.
LIBRI A CASA DEI BAMBINI
Per i bambini più
piccoli e per le famiglie in condizioni di maggiore difficoltà economica, vorremmo acquistare
periodicamente – due volte al mese e
per tutto l’anno scolastico – dei testi educativi da donare a ognuno di loro. Vorremmo acquistarli
presso le librerie indipendenti della provincia di Napoli, che abbiano una
sezione di libri per bambini e ragazzi. Volontari consegneranno a domicilio i
libri acquistati.
Un progetto
a cura di
Dal 2013 la Fondazione FOQUS, insieme alle Scuole “Dalla Parte Dei Bambini”, opera nei Quartieri Spagnoli di Napoli dove si registrano le percentuali più alte in Europa di dispersione e abbandono scolastico, disoccupazione e inoccupazione, fenomeni di illegalità e criminalità diffusa. I Quartieri Spagnoli presentano un’altissima densità abitativa: 30.733 abitanti per kmq, oltre il doppio del dato cittadino pari a 8.217 e risiede il 10% dei bambini di tutta Napoli.
In un ex-monastero di 10mila metri quadri, raccolto vuoto, dal 2013 FOQUS ha aperto un nido, una scuola d’infanzia, una scuola primaria e una secondaria di primo grado. Oggi FOQUS è una comunità economica e produttiva di una ventina di imprese sociali e creative, che dà lavoro a 168 persone, ospita 350 bambini nelle sue scuole, 700 studenti dell’Accademia di Belle Arti, diverse imprese della comunicazione e dei servizi: ogni giorno più di 1.500 persone abitano, lavorano, imparano, prestano cura all’interno di questo “universo”. Fino ad oggi FOQUS non ha beneficiato di finanziamenti pubblici, ma ha potuto contare su donazioni private e sul sostegno di Fondazioni di erogazione su progetti specifici.
www.foqusnapoli.it